Il Distretto Rurale è un soggetto di “governance” territoriale, ovvero una sorta di agenzia di progettazione e sviluppo con compiti prevalenti di supporto ai processi di pianificazione, crescita e stabilizzazione di un economia locale che vede nella valorizzazione multifunzionale del proprio territorio la sua principale risorsa.
Nello specifico, un Distretto rurale è un sistema produttivo locale costituito da imprese agricole, non agricole ed enti pubblici, in grado di interagire tra loro attuando una politica distrettuale di diversificazione produttiva, di integrazione economica , sociale e di coesione nel rispetto della conservazione e riproduzione degli equilibri naturali ed in grado di promuovere una qualità totale territoriale, con un’adeguata vivibilità per i residenti, promuovendosi a polo d’attrazione per altre imprese ed individui.
Il Distretto Rurale non è un strumento che crea concorrenza con il GAL, con le associazioni dei Comuni ecc, in quanto quest’ultimi sono dei veri e propri strumenti di finanziamento che nascono per l’attuazione dei piani stessi. Nel Gal, è infatti implicita nella sua origine e nella sua dipendenza dal quadro politico-finanziario in cui si inserisce, la caratteristica di strumento “a scadenza” che mal si sposa con il bisogno di pianificazione ad orizzonte ampio e prolungato. Viceversa il Distretto Rurale è un nuovo sistema di governance territoriale su cui basare nel tempo la programmazione territoriale, in grado di captare e intercettare tutte le risorse disponibili, sia quelle interne al territorio che esterne (regionali, nazionali ed europee), diventando quindi un punto di riferimento e di attrazione per altre forze umane ed economiche.
I distretti in ambito agricolo nascono in conseguenza all’input del legislatore nazionale e vengono plasmati successivamente, sulla base delle regole stabilite da ciascuna regione, a livello locale.
La Regione Sardegna ha disciplinato il
“RICONOSCIMENTO E COSTITUZIONE DEI DISTRETTI RURALI, DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI DI QUALITÀ E DEI DISTRETTI DI FILIERA”
con la Legge regionale n. 16/2014: Norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale: agro-biodiversità, marchio collettivo, distretti nell'ottica di promuovere lo sviluppo rurale e le produzioni collegate al contesto produttivo storico-tradizionale sardo, Direttive di attuazione Capo III – «istruzione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità, dei biodistretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità».